iFi audio iPurifier
Prova filtro USB
Introduzione
Negli anni passati c'era la terrificante idea che tutti i produttori di computer avrebbero bloccato prima o poi le nostre macchine con un sistema digitale di ascolto della musica completamente chiuso e per nulla modificabile o personalizzabile dall'utente. Questa evenienza per fortuna non si è verificata grazie alla diffusione delle schede audio che ha aiutato, da un lato la nascita di dispositivi sempre più sofisticati e performanti, dall'altro la diffusione della musica liquida.
In più oltre alle schede audio dedicate, negli ultimi tempi l’ascolto musicale è stato facilitato anche dalla crescente disponibilità di periferiche in grado di utilizzare la porta USB, al punto che i prodotti più raffinati come i DAC sono ormai in grado di accettare segnali fino a 32-bit / 384 kHz. A tale proposito, molto si è detto e si è discusso sulla bontà del segnale audio proveniente dalla porta USB di un computer questo perché lo standard di trasmissione USB non è stato progettato originariamente per l'audio di alta qualità. Nello standard USB infatti il filo che porta il segnale dati, quello per l'alimentazione e quello per la massa sono intrecciati insieme in unico cavo che consente poi il comodo collegamento di stampanti e di altre periferiche attraverso la presa USB. Una simile disposizione dei fili ad esempio in un tradizionale impianto stereo hi-fi creerebbe una condizione di riproduzione sicuramente ben lungi da quella ottimale. Infatti potrebbero sorgere facilmente dei problemi di interferenza elettromagnetica in grado di influire negativamente sull’ascolto musicale. Certo la schermatura dei cavi USB potrebbe migliorare la situazione, ma non sarebbe certamente la soluzione ideale soprattutto per uno dei principali problemi che sono presenti nella riproduzione audio da computer e che è rappresentato dal rumore EMI (electromagnetic interference). Il rumore EMI da interferenza elettromagnetica è generato principalmente dagli alimentatori switching che sono presenti all'interno di un computer e che incorporano un regolatore di commutazione per utilizzare l'energia elettrica nel modo più efficiente. La sua presenza può arrivare ad essere molto fastidiosa ed essere facilmente avvertibile tra un brano e l'altro. Per risolvere tale problema la iFi Audio ha pensato di creare un prodotto USB ad hoc chiamato iPurifier che fa un solo lavoro, ovvero pulisce e filtra audio ed alimentazione alla fine della catena digitale subito prima del DAC. La funzione principale del suo circuito, appositamente progettato, è quella di ripristinare la forma d'onda del segnale analogico originale per una resa sonora ancora più fedele e realistica.
Design
l'iPurifier viene venduto all'interno di una minuscola confezione che contiene oltre al breve manuale illustrato, anche un adattatore da USB a mini USB. La sua struttura esterna è in metallo pressofuso con 4 minuscole viti presenti nella parte superiore. Una piccola luce verde a LED situata nella parte centrale garantisce, una volta collegato, l’ accensione ed il corretto funzionamento. L’iPurifier della iFi audio si avvale della tecnologia PurePurification per rimuovere le interferenze elettromagnetiche generate dal computer o dal cavo USB. Inoltre l'iPurifier rimuove anche il cosiddetto DC offset. Il termine deriva dall’ elettronica e fa riferimento a un segnale elettrico il cui valore viene spostato di una certa misura rispetto al suo riferimento di massa. Estendendo questo concetto alla rappresentazione di una forma d'onda, il DC offset può essere considerato l'ampiezza media della forma d'onda e solo quando l'ampiezza media di questa forma d’onda è pari a zero, non c'è DC offset. L'iPurifier è pienamente compatibile con lo standard USB 2.0 ed è in grado di gestire segnali PCM ad alta risoluzione fino a 384 kHz e segnali DSD-DXD a tutti i livelli. Secondo quanto riportato dalla iFi audio, l’utilizzo dell’iPurifier è in grado di ridurre il livello del rumore elettromagnetico di almeno 5 dB.
Prova d’uso
Per la prova d'ascolto abbiamo inserito l'iPurifier all'interno della nostra catena di riferimento impiegando per il segnale USB un’alimentazione a 5 volt stabilizzata, separata e dedicata. Il cavo USB usato per la prova è in puro argento OCC. Per la conversione del segnale da USB a AES-EBU ci è stata invece di aiuto la perifica X-SPDIF Matrix Audio. Abbiamo lasciato rodare l'iPurifier per almeno 72 ore prima di qualsiasi prova comparativa. Abbiamo poi effettuato una sessione d'ascolto piuttosto lunga con i nostri brani di riferimento abituali prima di usare l'iPurifier in modo da poter meglio renderci conto delle possibili differenze. Dobbiamo dire che il suo inserimento nella nostra catena d’ascolto ha migliorato sin da subito la chiarezza dell'intero messaggio sonoro rendendo il rumore di fondo meno pronunciato. Le frequenze medie hanno assunto maggior definizione e nello stesso tempo sono diventate più equilibrate, mentre le frequenze basse hanno evidenziato una precisione ancora maggiore. Anche gli alti hanno mantenuto la loro definzione guadagnando in naturalezza e concretezza. La scena sonora è migliorata quindi nella sua totalità. La sorgente è apparsa più precisa sia come messa a fuoco, sia nella separazione tra i due canali. Abbiamo inoltre apprezzato una leggera, ma determinante articolazione dei transienti soprattutto alla basse frequenze. Quando usato con un’alimentazione dedicata per il segnale USB, il piccolo iPurifier riesce dunque a migliorare sorprendentemente e concretamente la qualità dell’ascolto, soprattutto con le sorgenti in alta risoluzione rispetto a quelle nel classico formato del cd audio.
Conclusioni
I passi avanti compiuti dall'audio digitale attraverso l'utilizzo della porta USB sono stati notevoli soprattutto in questi ultimi anni.Il prodotto della iFi audio pur essendone la dimostrazione, ci da l’occasione di offrire, almeno secondo noi, un particolare messaggio. La catena di riproduzione audio USB basata su di un computer come sorgente, per poter esprimere al meglio il proprio potenziale, deve obbedire ad una serie di accorgimenti. Prima di tutto ha bisogno di un cavo USB sviluppato per impieghi hi-fi in cui il segnale dei dati audio viaggia separato rispetto al segnale di alimentazione in modo da ridurre al minimo le possibili interferenze. Dal momento poi che il segnale USB, proveniente sempre dal computer, non gode di una tensione di alimentazione pulita e stabilizzata occorre alimentare esternamente e in maniera dedicata, anche tramite batterie, tale segnale. Solo in questo modo come abbiamo avuto modo di sperimentare, il ruolo dell'iPurifier può essere determinante anche in una catena d’ascolto sofisticata e di primissimo livello. La sua presenza può fare quindi la differenza rendendo l'ascolto delle proprie sorgenti USB praticamente privo di interferenze e al massimo delle sue potenzialità.
Opinione
Sinceramente devo dire che inizialmente ero piuttosto scettico sui benefici di un tale prodotto. Nell’ambito professionale infatti l'utilizzo delle porte USB viene ancora visto abbastanza con sospetto e per anni si è preferito usare la porta firewire. Tuttavia mi sono dovuto ricredere grazie alle ottimizzazioni messe in pratica all'interno del mio studio. In questo modo l'iPurifier ha garantito un piccolo ma tangibile miglioramento nelle prestazioni soniche ricavandosi un posto meritato e ormai stabile all'interno della mia catena audio. In conclusione se siete alla ricerca di un piccolo accessorio dal grande potenziale non rimarrete di certo delusi dal suo acquisto. È infatti un prodotto che mi sento di raccomandare caldamente.
Giudizio
- Scoring110
- Qualità sonora [1]
8 - Valore economico [2]
10 - Misure [3]
8 - Qualità costruttiva [4]
10 - Versatilità [5]
10 - Giudizio complessivo
9
- 1. La qualità sonora è davvero molto buona
- 2. Il valore dell'apparecchio rapportato al prezzo è altissimo
- 3. Le misure dichiarano valori decisamente interessanti
- 4. La qualità costruttiva e l'estetica dell'apparecchio sono ottime
- 5. La versatilità è di amplissimo raggio nel mondo delle periferiche audio